La strategia per iponotizzare qualsiasi persona è molto più semplice di quello che pensi.
Il segreto è comprendere che non hai nessun potere sul tuo cliente.
Infatti è il cliente ad avere tutto il potere e il tuo ruolo è di capire dove questo è nascosto.
In questo articolo, voglio spiegarti un elemento fondamentale per ipnotizzare qualsiasi persona e...
te ne parlerò proprio tra poco, prima però…
voglio regalarti questo mio nuovo fantastico report sul cambiamento ipnotico.
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Bene, torniamo a noi, e a come ipnotizzare qualsiasi persona.
Il segreto per ipnotizzare qualsiasi persona, anche la più resistenza all'ipnosi, è la flessibilità e la conoscenza.
Devi capire che l'ipnosi è un feedback loop.
Ossia un processo basato su comunicazione - risposta - osservazione - comunicazione.
Cosa significa tutto questo?
Lascia che ti spieghi meglio perché...
Il limite dell’ipnosi è dato unicamente dalla tua flessibilità e dalle tue conoscenze.
Simone Micheletti
Poco fa ti ho detto che l'ipnosi è un feedback loop tra ipnotista e cliente.
Permettimi di spiegarti meglio cosa intendo, prima di tutto presentandoti il feedback loop in ordine sequenziale:
Vediamo ora di approfondire questa sequenza e permetterti di comprenderla meglio.
L'ipnotista è responsabile di guidare il cliente in trance.
Nota bene non di ipnotizzarlo o peggio ancora di causare la trance sul cliente, ma di GUIDARLO in trance.
(Una persona guida una macchina, ma non è la persona a muoverla nello spazio).
Sarà il cliente stesso a guidarsi in trance in seguito a quanto comunicato dall'ipnotista.
A ragione di questo motivo, l'ipnotista dovrà prima di tutto comunicare al cliente le sue responsabilità di guidarsi in trance seguendo le sue istruzioni.
In secondo luogo dovrà comunicare le istruzioni al cliente per guidarlo in ipnosi.
Procedere con questi presupposti, ti permette di eliminare la maggior parte dei clienti resistenti.
Nel momento in cui il cliente è responsabile di ipnotizzarsi e tu sei solo una guida, vengono infatti a cadere un sacco di resistenze.
A scopo esemplificativo, per capire di cosa ti sto parlando, l'ipnotista potrebbe comunicare al cliente:
Ora chiudi gli occhi e prendi un respiro profondo inspirando dal naso, trattienilo per un momento e poi espira dalla bocca e rilassati un po' di più.
In ipnosi, la risposta del cliente è raramente verbale.
Generalmente questa è non verbale.
A ragione di questo motivo, la calibrazione è molto importante.
La calibrazione non è nient'altro che l'attenta osservazione dei cambiamenti fisiologici del cliente.
Questi cambiamenti possono includere movimenti, cambio della respirazione, cambio del colorito del viso, cambio del tono della voce e così via.
La risposta del cliente deve essere il più possibile allineata a quanto l'ipnotista ha comunicato.
In gergo si parla di compliance, ossia di quanto il cliente sta seguendo le istruzioni dell'ipnotista.
Nel caso in cui la compliance non è stata ottenuto, e quindi il cliente non svolge quanto istruito dal cliente, questa compliance va recuperata.
Generalmente la non compliance è indice di scarsa attenzione del cliente, mancanza di rapport oppure non sufficiente autorità ipnotica dell'ipnotista.
A scopo esemplificativo, per capire di cosa ti sto parlando, il cliente potrebbe rispondere alla comunicazione in questo modo (linguaggio del corpo):
Il cliente chiude gli occhi e prende un respiro profondo inspirando dal naso e poi immediatamente espira dalla bocca senza denotare nessun rilassamento.
Come puoi vedere dall'esempio che ti ho proposto, ci sono due elementi di non compliance.
Il primo elemento è il fatto che il cliente non ha trattenuto il respiro.
Il secondo è che il cliente non denota nessun rilassamento.
Questi elementi devono essere osservati dall'ipnotista.
Se la compliance è stata ottenuto al 100%, l'ipnotista può proseguire con la direzione che aveva deciso già in precedentemente.
Per esempio nel nostro caso potrebbe guidare il cliente a prendere un secondo respiro profondo dal naso, trattenerlo per qualche secondo e poi ad espirare dalla bocca e rilassare ulteriormente il corpo.
Se invece la compliance non è stata ottenuta al 100% l'ipnotista dovrà cambiare strategia.
A dipendenza di quanto forte è stata la non compliance, l'ipnotista dovrà decidere cosa fare.
Nel nostro esempio, la non compliance non è stata particolarmente grave, allo stesso tempo denota già un segnale di attenzione: l'assenza di rilassamento.
L'ipnotista potrebbe ripetere la comunicazione un'altra volta e notare se ci sono dei miglioramenti nella compliance e nel rilassamento.
Se questi sono assenti è altamente probabile che debba cambiare strategia.
E qui siamo proprio al livello della flessibilità di cui ti parlavo precedentemente.
La programmazione neuro linguistica sostiene che:
Non esistono clienti resistenti, esistono solo comunicatori inflessibili
Presupposto della PNL
A pari passo con la flessibilità c'è la conoscenza.
Non puoi essere flessibile se non conosci una strada alternativa.
Ora che hai compreso cosa è il feedback loop che può ipnotizzare qualsiasi persona e l'importanza della flessibilità...
è il momento di passare alla conoscenza.
Per ipnotizzare qualsiasi persona infatti devi conoscere numerose induzioni ipnotiche in modo che se un'induzione non funziona, puoi lasciarla da parte e sceglierne un'altra.
Con l'esperienza imparerai a capire quale induzione potrebbe essere più idonea per il tuo cliente.
Prima di questo però, andiamo con ordine.
Le induzioni classiche hanno il vantaggio di essere generalmente molto semplici.
Si basano principalmente sul rilassamento e la focalizzazione dell'attenzione.
L'induzione classica può durare dai 8-10 minuti a 20-30 minuti circa.
La loro lunga durata va a diminuire il tempo che l'ipnotista può dedicare al cambiamento del suo cliente.
Il cliente, durante queste induzioni, si sente sempre in controllo.
Purtroppo, malgrado i grandi vantaggi di questo tipo di induzioni, primo fra tutti la semplicità, queste induzioni raramente permettono al cliente di raggiungere livelli di profondità della trance elevati.
Inoltre, non sono particolarmente divertenti e avventurose per l'ipnotista.
In alcuni casi neanche per il cliente.
Rientrano in questa categoria di induzioni:
La maggior parte di queste induzioni può anche essere svolta online, per esempio via Zoom o Skype.
Le induzioni rapide hanno un grado di difficoltà in più rispetto a quelle classiche.
Queste includono infatti elementi che vanno oltre il rilassamento del corpo e la focalizzazione dell'attenzione.
Ad esempio possono includere l'interruzione di pattern, la confusione, la catalessi e così via.
La loro durata è tra i 3-8 minuti circa.
Dato il tempo risparmiato, permettono all'ipnotista di investire più tempo nella fase di cambiamento.
Il cliente si sente sempre in controllo, allo stesso tempo in alcuni casi può dubitare di esserlo.
A dipendenza dell'induzione, il livello di profondità della trance raggiunto può essere medio / alto.
Queste induzioni iniziano ad essere più divertenti ed avventurose per l'ipnotista e, generalmente anche per il cliente rispetto alle precedenti.
Aggiungono infatti quegli elementi in più che fanno capire al cliente che "sta per succedere qualche cosa che voi umani non potete neanche immaginare"
Rientrano in questa categoria di induzioni:
Anche la maggior parte di queste induzioni può essere svolta online, per esempio via Zoom o Skype.
Le induzioni istantanee sono le più complesse in quanto richiedono tempismo, sicurezza in sé e una forte capacità di calibrazione.
Sono basate sulla sorpresa, la paura e lo shock (questi ultimi due sono scatenati in maniera lieve) e sul concetto di PGO Spike.
La loro durata può variare dal 3 secondi (per esempio in caso di reinduzione) ai 3 minuti circa.
Dato il vasto tempo risparmiato, permettono all'ipnotista di investire più tempo nella fase di cambiamento.
La maggior parte di queste induzioni non sono adatte a tutti i clienti.
Sono da evitare per esempio con clienti con problemi di cuore, problemi fisici (schiena, collo, arti superiori) e così via.
Sono molto affascinanti sia per l'ipnotista, sia per chi osserva.
Nella maggior parte dei casi lo sono anche per il cliente, ma non spesso.
Ho già avuto clienti che mi hanno chiesto di non effettuarle.
Il cliente non sempre si sente in controllo di ciò che sta succedendo, infatti viene "scaraventato in trance" in pochissimi secondi.
A ragione di questo motivo il cliente potrebbe sentire che la trance è stata causata dall'ipnotista.
L'induzione è spesso inizialmente instabile, il cliente deve essere accompagnato immediatamente a rendere la trance più profonda e stabile.
Rientrano in questa categoria di induzioni:
Molte di queste induzioni sono difficili da replicare online in quanto richiedono il contatto fisico.
Spesso sono le induzioni preferite dagli ipnotisti da strada e da palcoscenico, allo stesso tempo, seppure non sempre, personalmente le uso con i miei clienti.
Uno degli elementi chiave di queste induzioni è la focalizzazione dell'attenzione.
L'attenzione del cliente è generalmente focalizzata sugli occhi dell'ipnotista.
E sono proprio gli occhi dell'ipnotista a generare la trance.
(Perdonami, in questo caso sto ancora cercando di capire quanto la trance sia causata dal cliente o dagli occhi dell'ipnotista).
Queste induzioni necessitano che l'ipnotista sia in grado di essere fortemente in uno stato di presenza.
Inoltre è importante che l'ipnotista sia in grado di proiettare il suo desiderio e la sua volontà di ipnotizzare il cliente.
Queste tecniche richiedono una grandissima abilità dell'ipnotista di mantenere gli occhi aperti, anche per 10 minuti ed oltre.
Questi due elementi sono proiettati con gli occhi e il linguaggio del corpo.
L'induzione è spesso rapida e il cliente raggiunge livelli di profondità della trance profondi.
L'induzione non verbale è generalmente piuttosto rapida, inoltre il cliente può raggiungere anche rapidamente uno stato di trance molto profonda.
Il cliente si sente generalmente in controllo, anche se lo sguardo ipnotico può metterlo a volte a disagio o sotto pressione.
Rientrano in questa categoria di induzioni:
Alcune di queste induzioni possono essere svolte online, per esempio via Zoom o Skype.
Le induzioni di confusione mentale sono adatte per le persone particolarmente logiche o che resistono all'ipnosi.
L'elemento centrale di queste induzioni è proprio la confusione.
Questa confusione genera il sovraccarico della mente critica che, ad un certo punto, non può che far altro che defilarsi in secondo piano.
In questo modo le porte dell'inconscio si spalancano.
Durante queste induzioni cliente si sente in controllo della situazione.
Questo perché l'induzione non è particolarmente rapida o scioccante.
Inoltre molti clienti si divertono a cercare di dare un senso logico a questa confusione finché pufff... la mente si lascia andare.
Rientrano in questa categoria di induzioni:
La maggior parte di queste induzioni possono essere svolte online, per esempio via Zoom o Skype.
Se vuoi davvero imparare ad ipnotizzare qualsiasi persona, è importante che tu rimanga sempre flessibile in modo da adattare la tua induzione alle caratteristiche del tuo cliente.
Per fare questo è necessaria la consocenza.
Non solo la conoscenza delle varie tecniche di induzione ipnotica.
Ma anche la conoscenza dei principi e delle leggi ipnotiche.
Senza queste abilità il tuo grado di successo nell'ipnotizzare le persone è lasciato al caso.
Se vuoi imparare tutto questo quindi ...
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Ciao
Simone
Simone, è un ipnotista, coach e formatore PNL e d’ipnosi. Ha trasformato la sua passione per la TranceFormAzione rapida, l’ipnosi e la programmazione neuro linguistica (PNL) nel suo lavoro.