Aprile 7, 2022

Come ipnotizzare chi non è ipnotizzabile - la guida passo-passo

Ti piacerebbe scoprire come ipnotizzare chi non è ipnotizzabile?

Richard Bandler, co-creatore della PNL e grandissimo ipnotista, nel caso qualcuno sostenesse che esistano clienti non ipnotizzabili, direbbe:.

Non esistono clienti non ipnotizzabili, esistono solo ipnotisti inflessibili!

Richard Bandler (leggermente modificato)

Le persone reagiscono in maniera diversa all'ipnosi.

Ci sono persone per esempio che vivono "costantemente" in uno stato ipnotico. 

Queste persone sono facilissime da ipnotizzare, anche alla prima sessione.

Altre persone, anche se non hanno mai sperimentato la trance, scivolano nelle profondità della tana del bianconiglio (lo stato d'ipnosi) facilmente. 

Infine ci sono altre persone che, invece, fanno più fatica a raggiungere lo stato di ipnosi. 

Io ero proprio uno di questi casi.

Facevo fatica ad andare in trance a causa delle mie convinzioni errate.

Siccome ogni cliente reagisce in maniera diversa alla trance, anche l'ipnotista deve comportarsi in maniera diversa a seconda del tipo di cliente che ha di fronte.

Proprio per questo sostengo che ....

Gli script ipnotici sono il male dell'ipnosi!

Simone Micheletti

Questi script infatti presuppongono che tutti i clienti siano uguali.

Ma non è cosÌ!

Ogni cliente è diverso.

Ogni cliente reagisce infatti in maniera diversa all'ipnosi.

Il tuo ruolo è quello di utilizzare le tue conoscenze e la tua professionalità per capire in che modo il tuo cliente è diverso.

Una volta compreso questo, guidarlo in trance seguendo queste diversità.

Mentre fai questo non devi assolutamente commettere un gravissimo errore che, se commesso, ti rende poco etico e poco professionale.

Lascia che ti spieghi quindi come ipnotizzare chi non è ipnotizzabile.

Ma... prima di spiegartelo, voglio regalarti questo mio nuovo fantastico report sul cambiamento ipnotico.

"Finalmente Svelata la FORMULA di SOLI 3 (+ 1) Passi Utilizzata dai PROFESSIONISTI DELLA RELAZIONE D'AIUTO che, Sfruttando il POTERE DELL'INCONSCIO, Permette di Guidare il Cliente ad OTTENERE IL CAMBIAMENTO Rapido (anche in 1 sola Sessione!)... 

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Bene, torniamo a noi e a come ipnotizzare chi non è ipnotizzabile.

Ecco tutto quello che devi sapere.


Tu non sei ipnotizzabile - La triste storia

Recentemente un cliente mi ha chiesto di aiutarlo a raggiungere i suoi obiettivi. 

Durante la chiamata conoscitiva ho scoperto che un altro ipnotista aveva comunicato a questo mio potenziale cliente che....

 Tu non sei ipnotizzabile!

L'ipnotista non era risucito ad ipnotizzare il suo cliente e aveva scaricato il suo fallimento sul cliente.

Questa, purtroppo, è una situazione molto comune.

Dire al proprio cliente che non è ipnotizzabile è un gravissimo errore.

Errore che ti invito a mai commettere.

Non è etico, tantomeno professionale, scaricare sul cliente il proprio fallimento, la propria mancanza di istruzione, flessibilità e l'incapacità di ipnotizzare una persona.

Se sei un ipnotista, o aspirante tale, voglio ricordarti che la tua comunicazione è una suggestione.

Cosa crederà quindi il cliente quando il suo ipnotista, presumibilmente esperto di ipnosi, dice al suo cliente di non essere ipnotizzabile?

Corretto!

Da quel momento in poi il cliente vivrà secondo quella suggestione ipnotica e...

... crederà di non essere ipnotizzabile. 

Questa suggestione ipnotica diventa quindi una sorta di sigillo ipnotico.

Il cliente non crederà di essere ipnotizzabile e si comporterà in maniera congruente alla suggestione.

Se ti dovessi trovare nella situazione in cui non riesci ad ipotizzare il tuo cliente...

(e non te la senti più di lavorare con questo cliente)

il modo più elegante, professionale ed etico per risolvere la situazione, è quello di offrire la seguente suggestione ipnotica al tuo cliente:.

Tutte le persone possono essere ipnotizzate e, in questo momento, io non riesco a trovare la chiave per guidarti in trance. Allo stesso tempo sono sicuro che un altro ipnotista sarà in grado di fare in modo che tu vai in trance in maniera semplice e naturale.

(Ricorda, in ipnosi la grammatica si può tralasciare per favorire i comandi nascosti).

Procedendo in questo modo, stai permettendo al tuo cliente di uscire dal tuo salottino senza la convinzione di non essere ipnotizzabile, anzi...

... se tutto va secondo i piani, con la convinzione che anche lui è ipnotizzabile e che andrà in trance in maniera semplice e naturale.


Come ipnotizzare - Le regole del gioco

Prima di spiegarti come ipnotizzare chi non è ipnotizzabile, voglio informarti sulle regole del gioco che devi seguire per ipnotizzare clienti non ipnotizzabili.

In questo modo riduci al minimo il rischio di rafforzare ulteriormente la convinzione del cliente di non essere ipnotizzabile.

È importante sapere che ....

L'IPNOSI HA DELLE LEGGI E QUESTE LEGGI DEVONO ESSERE RISPETTATE 

Anche tu, quindi, devi rispettarle.

Questo sempre!

Non solo per clienti che credono di non essere ipnotizzabili.

Lascia che ti presenti quindi queste leggi fondamentali.

Poi, ti spiegherò la strategia passo - passo da adottare per ipnotizzare un cliente che si crede non ipnotizzabile.

Prima di spiegarti queste leggi, voglio renderti attento di un segreto fondamentale.

Un segreto che, se non conosciuto, potrebbe far fallire tutti i tuoi tentativi di ipnotizzare il tuo cliente e di guidarlo al cambiamento.

Questo segreto è il seguente:

UN CLIENTE NON MANIFESTERÀ UNA SUGGESTIONE IPNOTICA CHE L'IPNOTISTA NON CREDE CHE SI REALIZZI

A ragione di questo motivo, NON procedere alla sessione d'ipnosi se non credi di essere in grado di ipnotizzare il tuo cliente.

Infatti, nel caso in cui tu decidessi di procedere e non ci riuscissi...

non faresti nient’altro che rafforzare la sua convinzione di non essere ipnotizzabile.

È quindi tua responsabilità essere preparato sia a livello professionale (tecniche, conoscenze, flessibilità, ...), sia a livello personale: sicurezza in te e attitudine ipnotica.

Svelato questo importante segreto, ecco alcune leggi fondamentali che devi seguire, per ipnotizzare un cliente non ipnotizzabile.


Mangia l'elefante a piccoli bocconi

(Legge dell'approssimazione successiva).

Come si mangia un elefante?

Un pezzetto alla volta!

Lo stesso vale per l'ipnosi.

Se vuoi ipnotizzare un cliente che si crede non ipnotizzabile, devi procedere a piccoli passi.

Devi guidare il cliente ad ottenere piccole e numerose vittorie che lo portano sempre più vicino all'obiettivo finale:

🌀 LA TRANCE 🌀

Mentre mangi i pezzetti, è necessario iniziare a ristrutturare la convinzione del cliente di non essere ipnotizzabile.

Allo stesso tempo devi iniziare a creare la possibilità che il cliente creda che:

Anche io sono ipnotizzabile.


Ricorda che a braccio di ferro, vincerà il tuo cliente

Nell'ipnosi tu sei BLUTO, non POPEYE (ti ricordi il disegno animato degli anni '90?)

Più cerchi di manifestare nel tuo cliente un qualsiasi fenomeno ipnotico, incluso lo stato di trance che l'inconscio (o la facoltà critica) sta in qualche modo resistendo, meno questo fenomeno si manifesterà.

(Legge dell'effetto opposto.)

Se non vuoi perdere la tua sfida a braccio di ferro quindi, devi allearti alla resistenza del cliente e sfruttarla a tuo (vostro) favore.

Non combatterla, altrimenti la battaglia sarà persa in partenza.

Nel fare questa ricordati sempre di responsabilizzare il tuo cliente:

🌀 Tu non hai nessun potere magico di ipnotizzare, la magia risiede nel tuo cliente! 🌀


Guida il cliente nella camera del sì

Metaforicamente, in ipnosi esistono due camere.

La camera del sì, dove il cliente abbassa le resistenze e quella del no, dove le resistenze aumentano significativamente.

Con le tue istruzioni, il linguaggio ipnotico e gli ammorbidenti (che non hanno nulla a che vedere con il detersivo della lavatrice), devi guidare il tuo cliente nella camera del sì e farcelo rimanere.

Per fare questo, puoi utilizzare questi principi e strategie:

  • il principio del set del sì;
  • il principio della compliance;
  • il ricalco e la guida;
  • gli ammorbidenti.

Diventa il miglior tifoso del tuo cliente

Durante l'interazione devi supportare il tuo cliente.

Costantemente!

Proprio come faceva li grande Milton H. Erickson.

Celebra quindi tutte le sue vittorie, anche le più piccole con i rinforzi positivi!

Supporta il tuo cliente con la famosa frase ericksoniana:

 THAT'S RIGHT!

Che in italiano potrebbe essere tradotta con:

✅ proprio così;

✅ molto bene;

✅ sta funzionando benissimo per te (questa è potente, usala correttamente);

✅ ottimo;

✅ ...

Inoltre celebra tutte le vittorie del tuo cliente e presupponi costantemente la sua capacità di andare in trance in maniera semplice e naturale.

In questo processo di sostegno, oltre ai rinforzi positivi di cui ti ho appena parlato, è fondamentale la tua attitudine.

Questa attitudine deve essere caratterizzata da molteplici elementi.

Going first

Il primo elemento è... magia magia: la trance.

La tua però, non quella del cliente.

Tu devi andare, prima del cliente, laddove lo vuoi guidare.

In gergo "going first" o in italiano "andarci prima".

Devi andare quindi in trance, per poter mostrare la strada al tuo cliente.

Chiaramente questo tipo di trance è diversa, sotto alcuni aspetti, rispetto a quella nella quale vuoi guidare il tuo cliente.

La tua trance è uno stato di "up trance" dove la tua attenzione è completamente focalizzata sul tuo cliente.

Mentre vorrai guidare il tuo cliente in uno stato di down trance, lo stato in cui la sua attenzione è completamente focalizzata al suo interno.

Desiderio di ipnotizzare il tuo cliente

In questo stato di up trance dovrai avere dentro di te un'incredibile intenzione di ipnotizzare il tuo cliente.

Non solo questo.

Questa intenzione deve essere anche caratterizzata dal forte desiderio di guidare il tuo cliente ad avere un'esperienza meravigliosa.

Ora che hai compreso alcuni dei principi fondamentali, facciamo un passo avanti.

Lascia che ti presenti la guida passo-passo per ipnotizzare clienti non ipnotizzabili.

Guida passo-passo per capire come ipnotizzare un cliente non ipnotizzabile

Esiste veramente una guida passo-passo per ipnotizzare un cliente non ipnotizzabile?

No!

Te l'ho già detto prima, gli script ipnotici non funziono.

A ragione di questo motivo esistono dei principi (vedi sopra) che devi seguire ed esiste il tuo cliente e la situazione che hai di fronte agli occhi.

Per esempio esistono clienti che:

  • credono di non poter essere ipnotizzabili;
  • sono tesi e non sanno rilassarsi;
  • non sanno visualizzare;
  • non riconoscono le immagini nella loro mente;
  • ...

Ogni situazione è quindi diversa e richiede un approccio diverso.

L'ipnosi infatti è definita anche come un processo di feedback loop.

Cosa significa questo?

Significa che io, ipnotista, comunico.

Il cliente risponde con una comunicazione verbale oppure non verbale a quanto ho detto.

Dopodiché io "osservo" questa risposta e adeguo a quanto osservo quello che dirò successivamente.

Ragioni per cui i clienti non sono ipnotizzabili

Molto spesso i clienti sono non ipnotizzabili per una o più ragioni.

Queste ragioni possono essere interne, ossia relative al cliente oppure esterne, in questo caso relative all'ipnotista.

Alcune delle ragioni interne includono:

  • aspettative errate del cliente di cosa sia in realtà l'ipnosi (in ipnosi dormirò, non sentirò l'ipnotista, vivrò esperienze "extraterrestri", ...);
  • convinzioni errate in merito all'ipnosi (funziona solo sugli ingenui, non sarò più cosciente in trance,...); 
  • paura (di perdere il controllo, di raccontare i propri segreti, ...).

Queste ragioni interne posso impedire al cliente di andare in trance, in particolare la paura.

Oppure potrebbero impedire al cliente in trance, di riconoscere questo stato e quindi rinnegherà di essere stato ipnotizzato.

Oltre a queste ragioni interne, esistono anche condizioni esterne che causano che un cliente sia non ipnotizzabile.

Queste condizioni sono responsabilità dell'ipnotista, tra cui:

  • non rispetto delle leggi dell'ipnosi da parte dell'ipnotista (vedi sopra);
  • ipnotista insicuro che trasmette la sua insicurezza all'inconscio del cliente;
  • utilizzo di script ipnotici, che come sostengo sempre, non funzionano o funzionano in maniera molto limitata per il fatto che non considerano la realtà del cliente; 
  • ipnotista non flessibile (conosce / applica solo 1 tecnica);
  • ipnotista che non ha fatto bene il suo lavoro per capire il punto di vista del cliente in relazione all'ipnosi e guidarlo ad averne uno più utile;
  • ...

Detto questo ecco la guida passo-passo su come ho guidato il mio cliente a cambiare la sua convinzione di non essere ipnotizzabile.

Rapport, ricalco e guida

Come ti ho detto, mi trovavo al telefono (zoom) con il mio potenziale cliente che mi dice di non essere ipnotizzabile...

Ogni interazione ipnotica deve essere caratterizzata da rapport, ricalco e guida.

Per prima cosa quindi, crea rapport con il tuo cliente.

Non il rapport della PNL dove pappagalli il tuo cliente muovendoti come un robot.

O, per lo meno, non solo questo.

Il tuo rapport deve essere un rapport profondo, genuino, che scatena una profonda sensazione di sintonia, rispetto, interesse e armonia.

Non fare quindi lo specchio freddo, crea una relazione profonda con l'inconscio del tuo cliente.

Se non conosci le tecniche di rapport profondo... è cosa buona e giusta che le impari!

Mentre crei questo "nuovo" tipo di rapport, entra nel mondo del tuo cliente.

Desidera comprenderlo, scopri cosa genera il punto di vista del cliente.

Solo successivamente potrai svelare la pillola rossa, quella della verità... e potrai così mostrare al tuo cliente quant'è profonda la tana del bianconiglio.

Esordire con la frase:

"Ti sbagli, TUTTI possono essere ipnotizzati!"

Non è sicuramente il modo corretto di procedere.

Potrebbe essere più utile esplorare la realtà del cliente in questo modo:

Capisco quello che mi dici, numerosi miei clienti infatti avevano la tua stessa convinzione prima di sperimentare l'ipnosi. Aiutami a capire meglio su cosa basi questa tua opinione.

Grazie a questa semplice frase cosa sta accadendo:

  • ✅ Dimostri comprensione verso la situazione del tuo cliente;
  • ✅ dimostri interesse nel capire il suo punto di vista;
  • ✅ inizi a installare il fatto che la convinzione del cliente è semplicemente un'opinione e che può essere cambiata;
  • ✅ spieghi al tuo cliente che persone con la sua stessa convinzione hanno sperimentato la profondità della tana del bianconiglio, rendo quindi possibile che anche lui vada in trance.

Il cliente mentre ti spiega le ragioni che sostengono la sua convinzione, ti darà gli elementi che dovrai "sfidare" nella fase di guida.

Quindi per ogni cliente la tua strategia sarà diversa.

Cosa è successo nel mio caso specifico?

Entriamo nella seconda fase per spiegartelo.

Guida il cliente alle prime vittorie

Ricordi che ti ho detto che un elefante si mangia a piccoli bocconi?

Lo stesso vale per la trance, si ottiene a piccoli passi, piccole vittorie per il tuo cliente.

Per fare questo ricorda sempre che la mente ragiona per associazioni, A = B oppure A causa B.

Questo è un principio base per le tue suggestioni ipnotiche.

Suggestioni ipnotiche che non sono nient'altro che la base del tuo lavoro.

A ragione di questo motivo, se vuoi utilizzare l'ipnosi, è bene conoscere e approfondire il linguaggio delle suggestioni ipnotiche.

Dopo aver compreso il punto di vista del mio cliente ho quindi iniziato la guida verso la convinzione:

🌀 Anche io posso essere ipnotizzato 🌀

Ecco alcune strategie che ho utilizzato.

Strategie che erano basate sulle ragioni che il mio cliente ha esposto a supporto della sua convinzione di non essere ipnotizzabile.

Sei in grado di visualizzare

Una delle convinzioni del mio cliente era che non era in grado di visualizzare.

Questo potrebbe essere un problema nel caso in cui le uniche tecniche di ipnosi conosciute sono le visualizzazioni.

Non è un problema se invece utilizzi tecniche che non richiedono la visualizzazione.

Nel tuo bagaglio quindi ti consiglio fortemente di attrezzarti di queste tecniche ipnotiche che non prevedono la visualizzazione.

Innanzittutto quindi ho tranquilizzato il cliente spiegando al cliente che la visualizzazione non è essenziale.

Questo perché ci sono potenti tecniche di ipnosi per guidare una persona in trance e al cambiamento che non richiedono la visualizzazione.

Primo sospiro di sollievo, ma non mi sono accontentato

Ho invitato il cliente a descrivermi un luogo meraviglioso in tutti i suoi dettagli.

Perché meraviglioso?

E perché vogliamo focalizzare l'attenzione del cliente su qualche cosa di bello, di positivo.

Perché descriverlo?

E perché per farlo il cliente deve visualizzare e, addirittura entrare in un piccolo stato di trance.

Terminata questa fase ho fatto il secondo piccolo passo verso la nuova convinzione.

Fantastico, l'unico modo per descrivermi come hai fatto tu questo luogo, è quello di visualizzarlo, anche se magari non hai semplicemente riconosciuto le immagini che erano presenti nella tua mente. Per fare in modo che vai in trance le abilità di visualizzazione che possiedi sono quindi più che sufficienti. Inoltre vedrai che quando sei in trance le tue abilità di visualizzare aumenteranno ancora di più. A ragione di questo motivo, sai già utilizzare un elemento fondamentale per fare in modo che vai in trance in maniera semplice e naturale.

Con questa strategia ho iniziato a guidare il cliente ad ottenere le sue prime vittorie.

Inoltre, ho offerto alcune suggestioni su come sarà la sua esperienza ipnotica.

Già, utilizzo l'ipnosi prima ancora di utilizzare l'ipnosi.

Sei in grado di focalizzare l'attenzione

Sai cos'è l'ipnosi?

L'ipnosi è la focalizzazione dell'attenzione su un singolo elemento della propria esperienza.

Terminata la visualizzazione ho quindi fatto i passi successivi nella tana del bianconiglio.

In che modo?

Con i test di suggestionabilità, che io chiamo giochi per la mente.

Preferisci fare un test oppure un gioco?

Rispondendo a questa domanda, immagino che hai capito il perché non li chiamo test con il cliente.

I test di suggestionabilità hanno l'obiettivo di valutare quanto il cliente è suggestionabile.

Allo stesso tempo io li utilizzo anche per:

  • capire quali tecniche preferire;
  • capire quale stile ipnotico utilizzare con il mio cliente;
  • guidare il cliente ad ottenere le prime vittorie;
  • aumentare le aspettative di successo;
  • eeee... ipnotizzare il cliente prima della trance!

Ho quindi guidato il cliente a sperimentare il test di suggestionabilità finger vice.

Durante questo test le dita del cliente si muovono in maniera automatica e si attaccano l'una all'altra.

⚠️ Attenzione: a questo stadio potrebbe essere prematuro sfidare il tuo cliente invitandolo a staccare le dita e notare che rimangono attaccate.

Nel momento in cui le dita si attaccano l'una all'altra quindi, invece di sfidare il tuo cliente, è preferibile semplicemente scoprire qual è la sua esperienza in quel momento.

In che modo?

Semplice:

Quando senti che è come se quelle dita si sono attaccate l'una all'altra e che è come se non le puoi più staccare perché si sono avvinghiate l'una all'altra... solleva di qualche centimetro le tue mani.

Procedendo in questo modo, capisci se le tue suggestioni stanno funzionando senza invitare il cliente alla sfida delle tue suggestioni.

Terminato il gioco, ecco la terza vittoria!! 🏆

Fantastico, sai focalizzare molto bene la tua attenzione. E, l'ipnosi, non è nient'altro che focalizzazione dell'attenzione, nulla di più, nulla di meno. Proprio per questo motivo secondo me sei facilmente ipnotizzabile e vedrai che per te andare in trance sarà semplice e naturale.

Di nuovo sto utilizzando la legge delle associazioni: focalizzazione = trance.

Inoltre sto utilizzando sempre più la mia guida per cambiare la convinzione del mio cliente.

Abilità di rispondere alle suggestioni ipnotiche

Non mi sono accontentato di questi sucessi.

Sono passato ad un secondo gioco ipnotico: il gioco mani magnetiche.

In questo gioco le mani del cliente si avvicinano in maniera automatica l'una all'altra fino ad attaccarsi.

Questa volta, quando le mani si sono attaccate, ho sfidato il mio cliente:

Ora prova a staccare quelle mani e nota che più ci provi, più quelle mani restano attaccate.

Durante il gioco il cliente ha provato a staccarle e ... Tadaaaa!!!

Le mani non si sono staccate.

E questa è un'evidenza inegabile che qualche cosa è successo.

Lascio al cliente concludere cosa, ma... presuppongo in qualche modo che questo qualche cosa è l'ipnosi!

Ho quindi rimosso la suggestione ipnotica, riportato il cliente nel qui ed ora e:

Fantastico!! Sei abilissimo a rispondere alle suggestioni ipnotiche, questo significa che sei un soggetto ipnotico molto dotato e che per te l'ipnosi funzionerà molto bene.

Il cliente a quel punto mi ha detto:

Simone sei un grande, hai rimosso la mia convinzione e ora ho capito che posso essere ipnotizzato. Bene possono tornare dal mio vecchio ipnotista e farmi ipnotizzare da lui.

Scherzo.

Il cliente ha deciso di acquistare un percorso per smettere di fumare e rafforzare l'autostima.

L'incontro in salottino

L'incontro in salottino, seppure avevo già testato il mio cliente e l'avevo già guidato a sperimentare il potere dell'ipnosi, ho ricominciato tutto da capo.

  • Pre-talk positivo, il pre talk che guida il cliente a capire cos'è l'ipnosi SENZA installare paure e convinzioni errate come fanno erroneamente alcuni ipnotisti;
  • test di suggestionabilità guidando il cliente a sperimentare ulteriori fenomeni ipnotici e convincerlo ulteriormente di essere un ottimo soggetto ipnotico;
  • induzione ipnotica rapida;
  • convicer, tutte le strategie per convincere il cliente che è in trance come distorsione del tempo, braccia che fluttuano nell'aria sotto il totale controllo dell'inconscio,..
  • tecniche di cambiamento;
  • risveglio.

Oggi il cliente è ancora un non fumatore e ha fatto immensi passi nel migliorare la sua autostima.

Per fortuna che non era ipnotizzabile.


Conclusione

Non esistono clienti resistenti, esistono solo ipnotisti non flessibili.

Il tuo ruolo come ipnotista è quello di comprendere l'ipnosi, il tuo cliente e possedere la flessibilità per aumentare il più possibile il successo delle tue sessioni.

Se vuoi sapere quali altri errori devi evitare quando lavori con il tuo cliente oppure imparare altre tecniche ipnotiche e migliorare le tue conoscenze di ipnosi, ...

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Ciao

Simone

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Simone, è un ipnotista, coach e formatore PNL e d’ipnosi. Ha trasformato la sua passione per la TranceFormAzione rapida, l’ipnosi e la programmazione neuro linguistica (PNL) nel suo lavoro.

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