L'ipnosi non è quello che pensi! Leggi questo mio articolo e scopri cosa non è l'ipnosi.
Non può che iniziare in questo modo il mio blog sull’ipnosi, sulla programmazione neuro linguistica (PNL) e sulla TranceFormAzione rapida.
È possibile che tu ti chieda come mai un ipnotista lanci il suo blog d’ipnosi con un articolo che spiega proprio cosa non è l’ipnosi.
Questa è una domanda lecita e, prima di risponderti, c'è qualche cosa di meraviglioso per te.
Voglio regalarti questo mio nuovo fantastico video-corso gratis sull'ipnosi: Impara l'Ipnosi Ora.
Nel corso impari ad ipnotizzare le persone, parlare con l'inconscio e guidare i tuoi clienti alla TranceFormAzione rapida, scarica il corso ora semplicemente cliccando qui:
Ora torniamo a noi.
Un tempo, in alcune parti del mondo, gli ipnotisti venivano considerati come degli stregoni e in quanto tali dovevano essere messi al rogo.
Ai giorni nostri, seppure non si mette più nessuno al rogo, alcune persone sono rimaste con le stesse convinzioni di un tempo in merito all’ipnosi e all’ipnotista.
Eppure l’ipnotista ha un obiettivo davvero nobile, quello di aiutare le persone a:
Fortunatamente, la figura dell’ipnotista e l’ipnosi, si stanno guadagnando il giusto rispetto ma, purtroppo, ancora oggi alcune persone sono vittime delle credenze di un tempo.
In questo articolo ho così deciso di spiegare cosa non è l’ipnosi e lo farò per le seguenti ragioni che approfondisco più avanti:
Esistono numerosi preconcetti, o false credenze, in merito a cosa è l’ipnosi e a cosa non è questo strumento.
Questi preconcetti risalgono al 1700 e, addirittura, a tempi ancora più lontani e ci sono stati trasmessi dalla TV, dai libri, dagli show da ipnosi da palcoscenico, dalla cultura e dalla società in genere.
A causa di queste false credenze, purtroppo, vengono a crearsi numerose spiacevoli situazioni.
La prima è che una persona la quale potrebbe beneficiare dell’ipnosi per risolvere un suo problema, diffidi di questo efficace strumento di cambiamento e rinunci così alla possibilità di ottenere il risultato che sta cercando.
La seconda è che persone con questi preconcetti, possano influenzare una persona bisognosa dei servizi di ipnosi e, anche in questo caso, causare a questa persona la perdita della possibilità di risolvere il suo problema e ottenere il cambiamento che sta cercando.
Infine, la terza situazione, è che la persona in cerca del cambiamento, malgrado i suoi preconcetti, abbia deciso di rivolgersi all’ipnotista, ma queste false credenze, possono sabotare anche la miglior sessione d’ipnosi.
Un'altra ragione per la quale ho deciso di scrivere questo articolo è per gli ipnotisti.
Se sei un ipnotista, conoscere quanto imparerai in questo articolo, può essere di vitale importanza per il successo della tua sessione.
Affrontare questi preconcetti prima della sessione con il tuo cliente infatti, evita numerose spiacevoli situazioni.
La prima situazione è la paura del cliente nei confronti dell’ipnosi che potrebbe impedire lo stato di trance.
La seconda situazione è che, se il tuo cliente ha capito cosa non è la trance, non ti darà mai non ha funzionato perché sono sempre stato vigilie, oppure sveglio oppure ancora ho sempre sentito le tue parole.
Dopo questa importante premessa, sia che tu sia un ipnotista, una persona in cerca di una soluzione a un tuo problema oppure una persona che sta allargando i suoi orizzonti, andiamo a scoprire cosa non è l’ipnosi.
Per spiegarti cosa non è l’ipnosi affronterò molteplici credenze errate che ho notato nelle persone con le quali ho lavorato.
La prima delle false credenze è quella relativa alla perdita di controllo.
La paura di perdere il controllo è una paura molto comune, questa è, a volte, ancora più accentuata quando si parla d’ipnosi.
Questa paura di perdere il controllo durante lo stato ipnotico, è generata da diversi aspetti.
Scopriamoli assieme.
Innanzitutto l’ipnosi non è perdere il controllo come succede negli show d’ipnosi da palcoscenico e fare cose che non faresti mai.
In questi show sembra che l’ipnotista abbia il potere di far svolgere qualsiasi cosa al soggetto ipnotizzato.
Quello che non è generalmente risaputo è che, come nella magia, in questi spettacoli il trucco c’è, ma non si vede.
Nell’ipnosi da palcoscenico infatti, il soggetto ipnotizzato è scelto con estrema cura dall’ipnotista.
L’ipnotista infatti, si assicura tramite dei test di obbedienza, che il soggetto sia disposto ad eseguire al 100% i suoi comandi.
Succede quindi che, prima che le persone siano invitate sul palco, l’ipnotista fa svolgere all’audience dei giochi simpatici per testare quanto la persona ubbidisce alle suggestioni.
Questi giochi non sono nient’altro che dei test per capire se una persona è idonea o meno allo show.
L’ipnotista grazie a questi test, seleziona unicamente le persone che hanno risposto positivamente ai suoi comandi.
A questo punto l’ipnotista effettua dei test di obbedienza ulteriori e si assicura di selezionare unicamente le persone che rispondo al 100% ai suoi comandi.
Le persone che non superano il test, sono invitate a lasciare il palco con frasi del genere: “Sono sicuro che ti divertirai di più stando seduto a guardare quello che succede”.
In questo modo non si svela il segreto che la persona non è obbediente.
Tutto questo per dirti che le persone che salgono sul palco e partecipano allo show, sono fondamentalmente loro stesse volenterose di farlo e di agire in quel modo specifico. Sono le stesse persone che, per esempio ad un addio al celibato, si metterebbero a ballare sul tavolo o a fare uno spogliarello senza nessun pudore.
Alcune persone hanno paura dell’ipnosi perché credono che, durante lo stato di trance, racconteranno i loro segreti più intimi.
Fortunatamente anche in questo caso si tratta di un falso mito.
Il cliente non racconterà mai, se non di suo iniziativa, i tuoi segreti all’ipnotista.
È bene anche sapere che alcuni clienti possono a volte cogliere l’opportunità di raccontare i loro segreti quali per esempio eventi vissuti, emozioni percepite, pensieri che hanno avuto per la testa all’ipnotista.
Questo succede perché trovano di fronte a sé una persona che è stata in grado di creare uno spazio protetto per il suo cliente, una persona disposta ad ascoltare e in grado di capirli.
Alcune persone credono che l’ipnosi sia manipolazione mentale.
I processi d’ipnosi influenzano le persone al cambiamento.
Allo stesso tempo questo è un cambiamento pre-concordato al quale entrambi, cliente ed ipnotista, hanno concordato.
Una ricerca “scientifica” ha provato a persuadere dei soggetti ipnotizzati a compiere una rapina.
Questa ricerca ha dimostrato che non è possibile attraverso l’ipnosi, guidare le persone a compiere atti che non sono in linea con i loro valori.
Questo succede perché la facoltà critica, la parte della mente che accetta o rigetta le informazioni, è defilata in secondo piano.
Sebbene la facoltà critica si trova defilata in secondo piano, è ben pronta ad intervenire qualora le suggestioni ipnotiche siano in contrasto con i valori del cliente.
L’ipnosi quindi non è perdere il controllo, anzi.
L’ipnosi, dal mio punto di vista, è la situazione dove il soggetto ipnotizzato guadagna il controllo dell’inconscio, il luogo della mente che dispone di tutte le risorse per risolvere qualsiasi problema.
Lo stato di trance è infatti una situazione nella quale la persona ipnotizzata è in grado di accedere a tutti i suoi ricordi, a tutti gli insegnamenti e a tutte le esperienze facilitando la risoluzione dei problemi.
Un’altra convinzione errata delle persone relativamente all’ipnosi, è che l’ipnosi sia non sentire quello che viene detto.
È possibile che a volte il cliente si perderà nei suoi pensieri mentre l’ipnotista parla direttamente con l’inconscio.
Questo potrebbe far sembrare al cliente di non aver sentito quanto l’ipnotista ha detto.
È altresì possibile che il cliente invece senta tutto quanto viene detto proprio come in una normale conversazione.
È importante sottolineare che l’ipnotista non ha l’obiettivo di parlare con il cliente, o meglio con la parte più consapevole della mente del cliente.
L’ipnotista ha l’obiettivo di parlare con l’inconscio del cliente, la parte della mente che permette la TranceFormAzione.
L’inconscio quindi è la parte che deve recepire tutto quanto viene detto dall’ipnotista.
Ci saranno quindi situazioni in cui l’ipnotista parlerà direttamente al cliente e alla sua mente conscia.
In queste situazioni magarli l’ipnotista inviterà il cliente a descrivere la sua esperienza, quello che sta provando, cosa sta vedendo e così via.
Oppure, in altre situazioni invece la comunicazione dell’ipnotista è rivolta direttamente all’inconscio del cliente.
In quest’ultimo caso, l’ipnotista è poco interessato a raggiungere con la sua comunicazione la parte della mente più consapevole.
Anzi, ci sono situazioni in cui più la facoltà critica è defilata in secondo piano, più la sessione avrà benefici positivi.
Una persona in ipnosi, sarà quindi in grado di sentire quello che è rilevante e che succede attorno a sé.
È quindi possibile che il cliente non sentirà un cane abbaiare nel giardino dei vicini oppure non sentirà parte della conversazione dell’ipnotista perché non importante in quel momento.
Il cliente in ipnosi però, sentirà sicuramente l’allarme anti incendio in caso questo si dovesse attivare perché questa informazione sarà ritenuta rilevante dall’inconscio e sarà portata all’attenzione della mente consapevole.
Durante la sessione d’ipnosi il cliente non si sentirà ipnotizzato.
Alcune persone hanno delle specifiche aspettative su come ci si possa sentire in uno stato di trance.
C’è chi pensa che si troverà in uno stato di coscienza talmente alterata da essere simile all’effetto di una droga, altre persone credono invece che vedranno cose che noi umani non possiamo neanche immaginare oppure ancora qualsiasi altra esperienza del terzo tipo.
Queste aspettative sono spesso errate.
Innanzitutto l’esperienza d’ipnosi è soggettiva, ossia non tutti percepiscono le stesse sensazioni durante l’ipnosi.
Allo stesso tempo, la maggior parte dei miei clienti riportano che durante l’ipnosi hanno percepito una bella sensazione rilassante e hanno avuto un’accresciuta capacità d’immaginare con gli occhi della loro mente.
Tuttavia nessuno riporta che questo stato alterato di coscienza sia uno stato del terzo tipo.
Se sei un ipnotista, c’è un aspetto molto importante da considerare relativamente a questo punto.
Un cliente che non crede di essere stato in trance, potrebbe mandare all’aria anche la migliore delle sessioni.
È quindi tua responsabilità utilizzare i convincer, le strategie ipnotiche per convincere il cliente che è stato in trance, in modo da evitare questa situazione.
I convincer possono essere scatenati utilizzando i fenomeni ipnotici a favore del tuo cliente per esempio attraverso:
Un’altra credenza errata è che l’ipnosi sia dormire.
Alcune persone credono che, a causa della sensazione di rilassamento creata dal processo ipnotico e dalla chiarezza delle immagini che si formano nella mente durante l’ipnosi, stanno dormendo e sognando.
Un’altra ragione che influenza questa falsa credenza per la quale le persone credono che l’ipnosi sia dormire, è dovuta al significato della parola greca hypno, da cui deriva il termine ipnosi.
Hypno significa infatti dormire.
James Braid, la persona che ha cognato la parola hypnosis, credeva che lo stato d’ipnosi fosse il dormire del sistema nervoso e decise così di chiamare la trance hypnosis.
Purtroppo solo successivamente si accorse che la sua tesi era sbagliata e cercò di cambiare il termine ipnosi in monoideismo, ossia focalizzazione dell’attenzione su un’unica idea.
Purtroppo non ci riuscì in quanto il termine ipnosi si era già largamente diffuso e così è rimasto fino ai giorni nostri.
Infine, un’altra ragione che induce le persone a credere che l’ipnosi sia dormire, è dovuta all’utilizzo da parte dell’ipnotista della suggestione ipnotica “dormi”.
Questa suggestione guida alcune persone a credere che l’ipnosi sia dormire.
Tuttavia, tutto questo non è vero, l’ipnosi è tutt’altro che dormire, bensì una situazione di focalizzazione della propria attenzione.
Quando, in particolare in passato a causa delle mie limitate conoscenze d’ipnosi, il mio cliente si addormentava, il mio ruolo è quello di risvegliarlo.
L’ipnosi non è, generalmente, dimenticare quello che succede durante la sessione.
Ho utilizzata la parola generalmente per una ragiona specifica.
Una delle conseguenze del processo ipnotico può essere l’amnesia, il fenomeno naturale della mente di dimenticare.
Può succedere infatti, anche se non è la regola, che l’amnesia ipnotica si manifesti in maniera automatica e il cliente dimentichi alcune parti della sessione e, in alcuni casi, addirittura tutta.
Può anche succedere che l’ipnotista, per proteggere il lavoro svolto durante la sessione, inviti l’inconscio del cliente a far dimenticare alla mente consapevole alcuni elementi della sessione.
Grazie a questo, la facoltà critica, quella parte della mente che accetta o rigetta le informazioni, non può rovinare il bel lavoro che si è svolto durante la sessione.
Alcune persone credono inoltre che, una volta in ipnosi, non torneranno più indietro dallo stato di trance.
Anche questo è un falso mito dell’ipnosi.
Una volta che il cliente è entrato nello stato di trance infatti, il cliente ci rimane fino a quando lo decide lui.
Può quindi succedere, seppure molto raro, che il cliente decida di uscire spontaneamente e completamente dallo stato di trance durante la sessione.
Magari questo succede se il telefono del cliente squilla e lui decide di rispondere.
Può anche succedere che il cliente decida di uscire dallo stato di trance terminata la fase di “risveglio”, quando l’ipnotista invita il cliente a ritornare nel qui ed ora.
Infine può anche succedere che, al termine della sessione, quando l’ipnotista invita il cliente a tornare nel qui ed ora, il cliente stia così bene in quello stato di trance che desideri rimanere ancora nelle profondità dell’ipnosi.
In questi casi è generalmente utile per l’ipnotista assumere una comunicazione più autoritaria alzando il volume della voce e porre domande che richiedono una risposta logica al cliente.
Infine un’ulteriore credenza popolare errata, è credere che l’ipnosi funzioni solo sugli ingenui oppure solo su chi crede all’ipnosi.
Queste credenze non sono assolutamente vere.
Ricerche effettuate proprio da Milton H. Erickson, l’ipnoterapista più famoso della storia, hanno dimostrato che:
In merito al funzionamento dell’ipnosi, c’è un aspetto importante da prendere in considerazione, le persone reagiscono diversamente agli stessi processi ipnotici.
A ragione di questo motivo, generalmente:
Ma alla fine allora cos'è l'ipnosi?
L’ipnosi è l’arte e la scienza di utilizzare la comunicazione e il linguaggio per guidare una persona ad accedere alle proprie risorse interne e a trasformare la sua realtà.
- Simone Micheletti
Prima di scoprire cosa è l'ipnosi, entra a far parte del mio gruppo Facebook, Ipnosi PNL e TranceFormAzione rapida.
Nel gruppo condivido tecniche, segreti e informazioni relativi agli strumenti di TranceFormAzione rapida, inclusi l'ipnosi, la PNL, il coaching ed EFT-Tapping.
Clicca semplicemente qui per accedere ora.
Bene, ora tutto è pronto per scoprire quello che devi sapere su che cos'è l'ipnosi nel mio secondo articolo.
Be the change, sii il cambiamento.
Ciao
Simone
Simone, è un ipnotista, coach e formatore PNL e d’ipnosi. Ha trasformato la sua passione per la TranceFormAzione rapida, l’ipnosi e la programmazione neuro linguistica (PNL) nel suo lavoro.