È possibile ipnotizzare con la PNL?
Assolutamente sì e se conosci la programmazione neuro linguistica è molto probabile che ti sorprenderò.
Lo sapevi infatti che puoi utilizzare il meta modello, il modello anti ipnosi per eccellenza, per creare la trance?
Ma prima di spiegarti come farlo e quali tecniche di PNL puoi utilizzare per creare la trance, voglio regalarti questo mio nuovo fantastico video-corso sull'ipnosi: Impara l'Ipnosi Ora.
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Bene, torniamo a noi e a come ipnotizzare con la PNL.
Innanzitutto, immagino che se sei su questo mio blog conosci già cosa è l'ipnosi ed è possibile che conosci sai già anche cos'è la PNL.
Dal mio punto di vista, la programmazione neuro linguistica è la figlia dell'ipnosi e, in quanto tale, la PNL ha molti elementi in comune e qualche differenza con l'ipnosi.
Scopriamo quindi come ipnotizzare con la PNL.
È possibile che tu ti sia già chiesto come ipnotizzare con la PNL.
Se ti sei posto questa domanda, è anche possibile che tu ti sia detto, certo utilizzo il Milton model (Modello di Milton), ma sei sicuro che questo sia il metodo più semplice, efficace ed immediato?
Partiamo dal fatto che l’ipnosi è uno stato naturale caratterizzato da focalizzazione dell'attenzione.
Detto questo aspetto potresti dirmi:
Beh ma allora anche la PNL è focalizzazione dell'attenzione e quindi è ipnosi!
La mia risposta a questa affermazione è molto ericksoniana: that’s right, ossia proprio così.
Numerose tecniche di PNL infatti guidano il cliente a focalizzare la sua attenzione sulla sua esperienza interna.
Tra queste abbiamo per esempio:
Il tipo di focalizzazione dell'attenzione delle tecniche di PNL crea le basi per fare in modo che l’ipnosi si manifesti in maniera pressoché automatica, senza nessun rituale.
L’ipnosi che si manifesta durante l’esecuzione di queste specifiche tecniche di PNL ha però, generalmente, un livello di profondità lieve.
Ora dopo questa introduzione, scopriamo come ipnotizzare le persone con la PNL.
Durante la fase di modellamento della PNL, Richard Bandler e John Grinder, i co-creatori della PNL, furono informati da Gregory Bateson dell’esistenza di un certo Milton H. Erickson.
Milton H. Erickson era un ipnoterapista che, secondo Gregory Bateson, avrebbe portato ulteriore valore al lavoro dei due ricercatori.
Richard Bandler e John Grinder decisero quindi di adottare nei confronti di Milton H. Erickson lo stesso approccio che avevano avuto con gli altri terapisti modellati, fra cui Fritz Perls e Virginia Satir.
Analizzarono così le sue sessioni, le registrazioni e i trascritti delle sessioni d’ipnoterapia e scoprirono quello che oggi è chiamato “il Milton model” o, in italiano Modello di Milton.
I due ricercatori scoprirono che Milton H. Erickson faceva uso volutamente di un linguaggio molto vago e astratto.
Grazie a questo linguaggio, la facoltà critica delle persone faticava a capire di che cosa esattamente Milton H. Erickson stesse realmente parlando.
Grazie a questo aspetto, mentre la facoltà critica era impegnata ad assegnare un significato logico alle parole di Milton H. Erickson, la trance si sviluppava.
Questo modo di comunicare fu codificato da Richard Bandler e da John Grinder in una serie di pattern.
Attraverso l’utilizzo di questi pattern è possibile ipnotizzare una persona in maniera manifesta, ossia che questa persona è consapevole che la stai ipnotizzando.
Inoltre, gli stessi pattern possono essere anche utilizzati in maniera nascosta.
In questo caso la persona non si accorge di essere ipnotizzata e crede unicamente che sta avendo una conversazione molto bella con te.
Nel primo caso la conversazione potrebbe essere la seguente:
Siediti sulla sedia con i piedi appoggiati al suolo e la schiena allo schienale...
Bene, ora prendi un bel respiro profondo inspirando dal naso ... proprio così e mentre espiri puoi (operatore modale) iniziare a rilassarti ora oppure (doppio legame) quando chiudi gli occhi (comando nascosto)...
Mentre continui a respirare (ricalco dell'esperienza attuale), lascia (verbo non specificato) che il tuo inconscio rilassa il tuo corpo ora (comando nascosto)...
Ogni (quntificatore universale) volta che espiri (causa-effetto) senti il rilassamento (nominalizzazione) aumentare sempre di più (cancellazione comparativa)...
Questo significa (equivalenza complessa) che la trance (nominalizzazione) si sta sviluppando ora...
Lascia (verbo non specificato) che il tuo corpo sia felice (selectional violation restriction) di rilassarsi e che la mia voce ti accompagna...
Una voce che fa in modo che rilassa ulteriormente il tuo corpo (comando nascosto) e grazie a questo inizia un viaggio di rilassamento (comando nascosto, ambiguità e nominalizzazione)...
Tra parentesi ho indicato alcuni pattern del Milton Model che sono presenti in questo breve testo.
Nel secondo caso invece, quello d’ipnosi nascosta, la conversazione potrebbe essere la seguente.
Sono sicuro (mind read) che nella tua vita hai già percepito il rilassamento (nominalization), non è così (tag question)? Rilassarsi infatti è molto importante (lost performative) e (cause-effect) permette al tuo corpo di rigenerarsi. Mi chiedo (embedded question) quanto ti stai rilassando ora (comando nascosto). È possibile che sei già totalmente rilassato (comando nascono) oppure (double bind) che sei solo un po’ rilassato…
Utilizzando il Milton Model puoi quindi indurre uno stato di trance nella persona con la quale stai parlando.
Ma come avrai già capito, questo non è l’unico modo per ipnotizzare con la PNL.
Scopriamo assieme gli altri.
L'ancoraggio è una tecnica della PNL.
Davvero? In realtà è una tecnica che è stata utilizzata nella terapia inizialmente da Milton H. Erickson, è già ancora il grande Milton.
La tecnica fu scoperta da Pavlov, mentre analizzava il condizionamento comportamentale.
No! Per la verità è stata scoperta da Twitmyer mentre studiava il riflesso patellare, ma il suo marketing non aveva funzionato e nessuno ne parò.
Nella programmazione neuro linguistica l'ancoraggio è una tecnica per associare uno stato, ad un trigger, un fattore scatenante, per esempio un gesto.
La tecnica è basata sul concetto di stimolo-risposta o comportamento condizionato.
Lo stato viene associato ad un trigger e questo permette di poter scatenare, a comando, lo stato ancorato.
In maniera più semplice, l’ancoraggio è una tecnica che ti permette di scatenare a comando, ossia ogni volta che lo desideri, uno stato o emozione.
Milton H. Erickson era abilissimo nel fare questo.
L’ipnoterapista calibrava costantemente lo stato in cui si trovava il suo cliente e ancorava lo stato attraverso una parola pronunciata con un tono specifico oppure con un gesto particolare.
Successivamente, nel momento in cui Milton H. Erickson necessitava che il cliente accedesse a quello stato specifico, scatenava l’ancora pronunciando la parola con lo stesso tono oppure svolgere il gesto.
In questo modo richiamava lo stato nel suo cliente.
Milton H. Erickson faceva lo stesso anche con lo stato di trance.
Personalmente nella mia pratica utilizzo due ancore per guidare il mio cliente in trance:
Molti ipnotisti sviluppano la voce ipnotica e io non sono un'eccezione.
Molto spesso quando ipnotizzo il mio cliente utilizzo una voce con tono più basso e ritmo più lento.
Questa voce è alternata con la mia voce normale quando parlo non ipnoticamente con il mio cliente.
Ogni volta che guido il cliente in trance utilizzo la mia voce ipnotica e ogni volta che guido il cliente fuori dalla trance utilizzo la mia voce normale.
Questa distinzione viene riconosciuta dall'inconscio del cliente e, spesso, mi basta un cambio di voce per stimolare la trance.
Un'altra strategia di ancoraggio è rappresentata dalla mia sedia della trance.
Una sorta di sedia magica che ipnotzza il mio cliente.
Ma come è possibile tutto questo?
Lascia che ti spieghi.
Nel mio salottino dove incontro i miei clienti, sono presenti due sedie.
Una è la sedia sulla quale ho le normali conversazioni con il mio cliente.
L'altra è la sedia della trance o sedia del cambiamento che utilizzo solo quando ipnotizzo il mio cliente.
Durante la prima sessione con il cliente, l'inconscio impara questa distinzione: su una sedia veglia, sull'altra trance.
Nella seconda sessione, capita molto spesso che non appena il cliente si sedie sulla sedia della trance, la prima cosa che fa è quella di assumere la posizione per la trance, senza che io gli dica nulla.
Successivamente, il cliente inizia a denotare i primi segnali della trance quali immobilità del corpo e occhi fissi.
Come utilizzare il meta modello per ipnotizzare.
Cosa?
Sì lo so, al corso ti hanno insegnato tutt’altra cosa, il Milton model è il linguaggio astratto che guida le persone in trance, mentre il meta model, o in italiano meta modello, è il linguaggio della specificità che guida le persone fuori dalla trance.
Ebbene non è così.
O meglio non sempre è così.
Infatti il meta model è uno strumento della PNL che può essere utilizzato per ipnotizzare le persone.
Il meta model è una serie di domande che hanno l’obiettivo di specificare quanto una persona sta dicendo.
Queste domande recuperano le informazioni che la mente ha perso (cancellazioni) o codificato in maniera non corretta (generalizzazione e distorsione) durante il processo di archiviazione delle informazioni nella mente.
Ora, se conosci la PNL o l’ipnosi, potresti chiederti, in che modo il meta model causa la trance?
Questa, oltre che a essere una buona domanda, è anche una domanda del meta model.
Forse non lo sai ancora ma, uno dei metodi che puoi utilizzare per creare la trance è la rivivificazione.
Il concetto della rivivificazione si basa sul presupposto che, più una persona deve rispondere in maniera dettagliata a domande relative ad una sua esperienza, più aumenta la probabilità d’installare questo stato nella persona.
Questo concetto si basa quindi sul principio “where focus goes, energy flows”, ossia l’energia confluisce dove una persona focalizza la sua attenzione.
Non ti è mai capitato di raccontare una situazione del passato, magari una situazione in cui una persona ti ha fatto arrabbiare oppure una situazione che ti ha reso particolarmente positivo, e nel raccontarla hai percepito lo stato ad essa collegato?
Ecco, lo stesso vale per la trance.
Se hai una persona che è già stata in trance, ti basta rivivificare questa trance utilizzando il meta model e chiedendo i dettagli dell’esperienza passata.
Questo esempio ti aiuta a capire meglio.
In questo esempio non ho fatto nient'altro che ripetere esattamente le parole del cliente (ricalco per gli amanti della PNL, effetto eco per quelli dell'ipnosi) e porre domande di specificazione.
Inoltre, ad un certo punto c'è stato un cambio della forma verbale da passato a presente.
Invece di parlare al passato, parlavo al presente violando in maniera grave la grammatica, MA non l'ipnosi.
Eh sì, un buon ipnotista deve essere un pessimo amante della grammatica.
Quindi riassumendo il cliente inizierà a raccontarti del cosiddetto dove, cosa, quando,… in relazione alla sua esperienza in ipnosi.
Man mano che la conversazione continua, tu dovrai spostare l’attenzione del cliente dall’esterno all’interno, ossia ponendo domande relative a come si è sentito in quell’occasione e modificando la forma verbale al presente.
Più informazioni relative all’esperienza interna riesci ad ottenere e più è elevata la probabilità che lo stato collegato all’esperienza si manifesti.
Se conosci bene il Milton model avrai notato anche i comandi nascosti nelle frasi che ho evidenziato in grassetto per te.
Il Milton Model, l’ancoraggio e la rivivificazione attraverso il meta model, potrebbero inizialmente apparire complesse per creare la trance.
Questa complessità iniziale, può sovraccaricare la mente conscia dell'ipnotista che utilizza la tecnica, rischiando così, o favorendo, a dipendenza dei punti di vista, di andare lui stesso in trance.
A ragione di questo motivo, e siccome hai dimostrato impegno a leggere fino a qui, voglio premiare la tua determinazione.
Ti voglio presentare un’altra tecnica, probabilmente una delle più semplici che leggerai in questo articolo, per ipnotizzare con la PNL.
Questa è la tecnica di Betty Erickson, la moglie dello stesso Milton H. Erickson.
A dipendenza dei filoni di pensiero questa tecnica può essere parte della PNL oppure no.
Per effettuare questa tecnica ti basta innanzitutto guidare il tuo cliente a creare la visione periferica.
La visione periferica è creata semplicemente invitando il cliente a fissare un punto specifico, per esempio un chiodo su di un muro.
Successivamente, una volta che l'attenzione del cliente è stata catturata, guida il cliente a continuare a fissare il punto specifico e, allo stesso tempo, ad allargare la visione fino a quando questa è all’incirca di 180°.
A questo punto invita il cliente a mantenere lo sguardo fisso sul punto e a notare 3 elementi visivi (V) dell’ambiente: per esempio il tavolo, il pavimento e la lampada.
Successivamente 3 elementi uditivi (A), per esempio il suono della tua voce, i suoni dell'ambiente e il suono del suo respiro.
Terminata questa fase invitalo a notare 3 elementi cinestetici (K), relativi al tatto o alle emozioni, per esempio la sensazione di contatto del corpo con la sedia, la temperatura del suo piede sinistro e la sensazione di contatto dell'aria sul viso.
Successivamente riduci gli elementi VAK a 2 elementi.
Ed infine invita il cliente a chiudere gli occhi e riduci ancora gli elementi (VAK) ad 1 solo elemento.
Questi ultimi elementi devono essere interni, ossia immaginati o percepiti all’interno del corpo, per esempio un'immagine nella mente, un suono nella mente e, la sensazione di rilassamento nel corpo.
L'elemento cinestetetico, la sensazione di rilassamento nel corpo, non è interno, allo stesso tempo trovo molto più utile scegliere questa sensazione rispetto a qualsiasi altra.
A questo punto è molto probabile che il tuo cliente è in trance, pronto per una sessione d’ipnosi.
La PNL è un potentissimo strumento di cambiamento e molte delle sue tecniche derivano dall'ipnosi.
Alcune di queste tecniche possono essere utilizzate per guidare una persona in trance, oppure, per fare i primi passi per accompagnare il cliente nello stato di ipnosi.
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Be the change, sii il cambiamento.
Ciao
Simone
Simone, è un ipnotista, coach e formatore PNL e d’ipnosi. Ha trasformato la sua passione per la TranceFormAzione rapida, l’ipnosi e la programmazione neuro linguistica (PNL) nel suo lavoro.