In uno dei miei recenti post ti ho insegnato 5 metodi per ipnotizzare le persone.
Nel post ti ho spiegato che:
Tutto ciò che presuppone la trance, crea la trance.
Questo è uno dei principi fondamentali da tenere in considerazione per ipnotizzare un cliente.
Nel post ti ho anche spiegato che per evitare l'imbarazzo di non sapere ipnotizzare un cliente, devi conoscere più modi per farlo.
Ti ho quindi spiegato i seguenti metodi per ipnotizzare un cliente:
Ora... prima di spiegarti gli altri 5 metodi per ipnotizzare un cliente, voglio regalarti questo mio nuovo fantastico report sul cambiamento ipnotico.
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Bene, torniamo a noi e a come ipnotizzare un cliente.
In questo post ti spiegherò altri 5 metodi, per ipnotizzare una persona in particolare:
Scopriamo subito il primo metodo.
Seguimi qui perché il tema diventa hot, molto hot.
Nel 2018 mi trovavo a Los Angeles, California per un corso per diventare insegnante di ipnosi.
Il corso includeva un bonus sorpresa che mai mi sarei aspettato.
Uno show da ipnosi da palcoscenico.
Ma non uno show qualunque.
Uno show di sex ipnosi.
Ora prima che ti scandalizzi… no, nessuno ha fatto sesso con nessuno, neanche l’amore, ok?
E nessuno è rimasto nudo.
Sì, sì, è vero qualcuno è rimasto in mutande e qualcuno altro ha dato il meglio di sé in una finta performance sessuale con una bambola gonfiabile…
Ma non è questo il punto.
Ti avevo detto che le cose stanno per diventare hot, ma non dal punto di vista sessuale.
Dal punto di vista dell’ipnosi.
Ipnotisti da palcoscenico e da strada sono abilissimi nell'utilizzare le induzioni rapide e istantanee.
Queste sono quelle induzioni che se stai osservando un ipnotista e ti perdi qualche secondo…
bang, il cliente è in una trance profonda e tu non capisci nemmeno cosa è successo.
Ci sono un sacco di induzioni istantanee, tra cui:
Queste induzioni durano pochissimi secondi e spesso utilizzano pochissimo linguaggio.
L'induzione hand drop per esempio si limita ad 8 parole.
Attenzione però.
Il contesto è fondamentale per far funzionare queste induzioni.
Non pensare di andare al mercato cittadino, prendere la mano di una persona e ... bang di guidarla in trance in maniera istantanea.
Un minimo di contesto deve essere creato.
Molto spesso infatti l’ipnotista da strada o da palcoscenico utilizza delle strategie che, da un lato sembrano non fare parte dell’induzione, dall’altro ne fanno parte eccome.
Queste induzioni, generalmente, basano il loro funzionamento sullo shock e sulla sorpresa.
In particolare, per lo shock, sfruttano due paure innate dell’essere umano: la paura di cadere e la paura dei rumori forti.
Quando queste paure, o la sorpresa, vengono scatenate, la mente del cliente va in tilt per qualche secondo.
In gergo tecnico si dice che in queste situazioni è stata scatenata la PGO Spike.
Questa PGO Spike non è nient’altro che un impulso elettrico che attraversa una specifica parte del cervello.
Quando questo accade, la persona entra in uno sorta di stato di shock e confusione.
a questo punto la mente diventa molto ricettiva per trovare chiarezza.
In questo stato il cliente diventa più ricettivo e quindi apre le porte al comando dell’ipnotista:
SLEEEEPPP!!
O in italiano...
Dormi!!!
Siccome la mente durante la PGO Spike diventa molto ricettiva per porre fine alla confusione creatasi, questa si aggrappa al comando dell’ipnotista.
Il cliente crolla in trance e si può godere, finalmente, il suo meritato rilassamento.
Attenzione però.
Queste induzioni sono fantastiche per l’ipnosi da strada e l’ipnosi da palcoscenico.
Inoltre sono anche molto utili per clienti logici: contabili, matematici, fiscalisti...
Lo sono meno per altri clienti, per esempio per persone con problemi di cuore, per persone con problemi di schiena e così via.
Un giorno mi trovavo online con un cliente per guidarlo prima in trance e poi al cambiamento.
Era un cliente della mia stazza.
Non intendo la stazza fisica, ma quella mentale: una mente logica e razionale estrema che analizza tutto quello che viene detto.
Proprio come lo ero io agli inizi della mia carriera nel mondo del cambiamento.
(Fortunatamente questo mondo mi ha aperto gli occhi, il cuore e la mente.)
Questo cliente si era rivolto a me per la sua crescita personale.
Non tanto per ottenere un cambiamento specifico, ma per migliorare quello che già andava bene.
Il cliente purtroppo aveva delle difficoltà nel lasciarsi andare in trance.
Non riusciva a visualizzare, non riusciva a rilassarsi ed era sempre agitato durante l'induzione ipnotica.
Voleva essere in controllo e aveva paura di perderlo.
Questo mi impediva di ipnotizzarlo.
Durante la prima sessione le avevo provate tutte: rilassamento, focalizzazione dell'attenzione, levitazione del braccio...
senza però ottenere nessun risultato.
Gestito il fallimento con il mio cliente per non creare la convinzione "non sono ipnotizzabile"...
mi sono fiondato sui miei libri preferiti.
Ricordavo che in un libro avevo infatti letto in merito alle induzioni di confusione per guidare le persone in trance.
E proprio in quel libro trovai la risposta che stavo cercando.
I clienti con una forte componente logica, nella loro mente analizzano tutto quello che dici.
Se per esempio tu dici: "Ti stai rilassando" e loro non si stanno rilassando, la loro mente ribatte in questo modo:
"Io non mi rilasso, per me non funziona questa ipnosi!"
Se invece tu dici: "I tuoi occhi diventano stanchi, sempre più stanchi, così stanchi che vogliono chiudersi"...
Te li ritroverai a sfidare le tue parole tenendo gli occhi il più possibile aperti e dicendo nella loro mente:
"Vedi che non funziona questa ipnosi!"
Con questi clienti la confusione è una delle soluzioni possibili.
Creando la confusione nella loro mente, prima o poi, la mente critica, la parte della mente che analizza le informazioni e le accetta o le rigetta, si dovrà defilare in secondo piano.
Questo perché non riesce a dare un senso logico a ciò che stai dicendo.
Quando questa parte della mente va in secondo piano, le porte dell'inconscio si spalancano e tu puoi scatenare la trance.
Con il mio cliente è andata proprio così.
La seconda sessione, sempre online, ho iniziato un'induzione di confusione, abbinata a sovra caricamento della mente ed "amnesia".
Piano piano il cliente si è lasciato andare, in tutti i sensi.
Il suo corpo infatti ha iniziato a penzolare in avanti, sempre più in avanti, fino a quando boommm...
la testa del cliente è finita sulla scrivania ed io non ho detto nient'altro che:
"Proprio così, ora puoi continuare a rilassarti e andare ancora più profondo!"
Milton Erickson lo sapeva benissimo...
crea una catalessi nel braccio di una persona, e questa inizierà ad entrare in trance.
Lo sapevano bene anche i suoi amici, che a poco a poco hanno iniziato ad allontanarsi dal grande maestro.
Questo perché sapevano che in un modo o nell'altro lui li avrebbe ipnotizzati.
Si erano infatti accorti che ogni volta che Milton Erickson stringeva loro la mano...
si risvegliavano qualche minuto dopo senza ricordare bene cosa era successo.
Quando il grande Erickson stringeva la mano delle persone infatti, prolungava la stretta più a lungo rispetto ad una normale stretta di mano.
Questo mentre impegnava la facoltà critica del cliente con delle domande.
Poi Erickson proseguiva cambiando la normale stretta di mano in un tocco ambiguo.
Il cliente, seppure non se ne accorgeva, credeva che la mano fosse ancora sostenuta, ma in realtà...
quella mano era entrata in catalessi e rimaneva sospesa nell'aria grazie al controllo dell'inconscio.
La catalessi è la situazione in cui i muscoli di una parte del corpo, per esempio un braccio, sono perfettamente controbilanciati.
I muscoli flessori sono perfettamente controbilanciati da quelli estensori.
La catalessi è un fenomeno molto utile in ipnosi in quanto ha molteplici utilizzi.
Infatti questo fenomeno del corpo può essere utilizzato per:
Per creare la catalessi, si possono utilizzare numerose strategie.
La prima di queste è la semplice calibrazione, ossia l'osservazione dei cambiamenti nel tuo cliente.
La catalessi infatti, essendo un fenomeno naturale del corpo, è spesso già presente nel cliente.
Il tuo ruolo è quello di osservare il tuo cliente e capire quanto questa si manifesta.
Un altro metodo è, siccome siamo ipnotisti, la suggestione ipnotica.
Puoi utilizzare suggestioni dirette o indirette per manifestare la catalessi nel tuo cliente.
Poi ci sono altre tecniche, come per esempio le mani aliene, il tocco ambiguo, lo "strattone" e così via.
Un giorno mi trovato nel mio ufficio.
Stavo seguendo un video corso registrato di ipnosi ericksoniana.
Ad un certo punto il formatore invita i partecipanti del corso a sedersi comodamente su una sedia con i piedi appoggiati a terra e le mani che riposano sulle gambe.
Trance time!! È il momento della trance.
E quindi, desideroso di lasciarmi guidare da questo formatore così capace, eseguo le sue istruzioni alla lettera.
A mia sorpresa però non inizia con un'induzione ipnotica.
Il formatore mi dice di posizionare la mia mano destra in modo che tocchi, ma non tocchi la mia gamba...
Poi cambia discorso e mi racconta una storia.
Piano piano, la mia mano inizia a sollevarsi dalla gamba e a svolazzare nell'aria.
Io ero scioccato.
La mia mente critica lo era ancora di più.
Come ti dicevo ero, e sono ancora, una persona estremamente logica e malgrado questo...
ero seduto su una sedia con la mia mano che svolazzava a destra e a sinistra, sotto il totale controllo dell'inconscio.
Qualche istante dopo ero in trance profonda, completamente andato, cotto, in uno stato meraviglioso di totale benessere.
Tutto questo grazie ad una "semplice" levitazione del braccio.
La levitazione del braccio è la situazione in cui il braccio del cliente inizia a sollevarsi senza che lui lo stia, consciamente, facendo.
In questo caso il braccio è sollevato dall'inconscio.
Il cliente durante la levitazione del braccio, ha spesso la sensazione che non è lui a sollevare il braccio, ma che allo stesso tempo sa che in qualche modo è lui a farlo.
Il braccio si solleva con dei movimenti inconsci lenti, spesso come degli scatti.
Essendo la levitazione del braccio un fenomeno di trance profonda...
quando questa si manifesta, il cliente si trova in trance.
E quindi, proprio sfruttando uno dei principi che ti ho spiegato all'inizio di questo lungo doppio post:
Tutto quello che presuppone la trance, causa la trance.
Così sono finito in trance durante un video corso registrato e ho sperimentato per la mia prima volta la tecnica della levitazione del braccio.
Tecnica che da quel giorno ho sempre utilizzato con qualsiasi mio cliente in quanto mi permette di:
La noia è un altro metodo per ipnotizzare un cliente.
Quando una persona si annoia, spesso accade che si perda nei propri pensieri, entrando in uno stato di trance leggera.
Siccome questo post non vuole essere noioso...
(come quelle lezioni di tanto tempo fa sui banchi di scuola quando il professore cercava di spiegarti quello che aveva nella sua testa annoiandoti a morte)
non ti spiegherò come fare ad annoiare una persona raccontandoti storie noiose, utilizzando unicamente un monotono lento e piatto.
Sia che tu sia alle prime armi con le tecniche per ipnotizzare una persona, sia che tu sia già un esperto...
Conoscere i principi che stanno alla base delle induzioni ipnotiche, ti permette di evitare la situazione in cui il tuo cliente ti dica...
Non sono ipnotizzabile!
o peggio ancora...
Non sono stato in trance durante la tua sessione!
Conoscere questi principi è fondamentale per diventare un ipnotista esperto e flessibile.
Se quindi desideri imparare o approfondire questo potente strumento di cambiamento e di crescita personale...
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Be the change, sii il cambiamento.
Ciao
Simone
Simone, è un ipnotista, coach e formatore PNL e d’ipnosi. Ha trasformato la sua passione per la TranceFormAzione rapida, l’ipnosi e la programmazione neuro linguistica (PNL) nel suo lavoro.