Aprile 2, 2021

Ipnosi: Dai ciarlatani alle ricerche scientifiche sull’ipnosi

Oggi la scienza e le ricerche scientifiche sull’ipnosi hanno dimostrato l’esistenza e la validità di questo potentissimo strumento, ma un tempo molti ipnotisti sono stati etichettati come ciarlatani, stregoni o imbroglioni.

E tu… cosa credi in relazione all’ipnosi? Vivi ancora nel 1700 oppure hai fatto qualche passo avanti?

Prima di alcuni basi scientifiche dell'ipnosi, se ancora non lo possiedi, voglio regalarti questo mio nuovo fantastico video-corso sull'ipnosi: Impara l'Ipnosi Ora.

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Bene, torniamo a noi e alle ricerche scientifiche sull'ipnosi.

Sia nel caso in cui sei rimasto con le credenze del '700, sia se vuoi capire quali ricerche scientifiche sull'ipnosi sono state condotte, stai tranquillo, ti aiuterò a fare i giusti passi avanti.

Le credenze prima delle ricerche scientifiche

Le credenze sono un complesso meccanismo della mente.

Queste credenze sono quello che tu credi essere assolutamente vero relativamente a te stesso, agli altri e al mondo / universo,

Le tue credenze sono state influenzate da molteplici aspetti, tra cui:

  • la cultura nella quale sei cresciuto;
  • le persone che hai frequentato;
  • le esperienze che hai fatto;
  • le scuole che hai frequentato;
  • la religione alla quale credi (o non credi);
  • i media e la TV che ti hanno influenzato;
  • i viaggi che hai fatto;
  • e così via.

Purtroppo le credenze, sono unicamente quello a cui tu credi ma, non sono la verità assoluta anche se tu, molto spesso, saresti pronto a scommettere su quello in cui credi.

Nell’antichità per esempio, si credeva che la terra fosse piatta.

A questo concetto si opposero numerosi ricercatori e scoperte.

Aristotele per esempio, affermò, contrariamente alle credenze comuni, che la Terra era sferica.

Le sue affermazioni furono basate dell’osservazione dell’ombra circolare che la terra proiettava sulla luna durante un’eclisse lunare.

Cristoforo Colombo, un altro esempio, propose di raggiungere le Indie navigando ad ovest della Spagna in quanto era convinto che la Terra fosse rotonda.

L’India era difficile da raggiungere navigando verso est, poiché l’Africa bloccava la strada.

Tuttavia Colombo sosteneva che in un mondo sferico, sarebbe stato possibile raggiungere l’India anche navigando verso ovest.

Le scoperte di Aristotele, di Cristoforo Colombo e la scienza hanno piano piano cambiato le credenze di un tempo e oggi molte persone sanno che la terra non è piatta.


I ciarlatani dell’ipnosi

I personaggi che hanno portato in vita l’ipnosi sono molteplici.

Alcuni di loro si sono assunti grossissimi pericoli, rischiando di passare per ciarlatani o stregoni in un periodo della storia dove una tale etichetta, poteva comportare il divieto di praticare e addirittura il rogo oppure l’impiccagione.

Purtroppo, a quei tempi, la ricerca scientifica era limitata e quello che non poteva essere dimostrato scientificamente, veniva etichettato come stregoneria, frode o ciarlataneria.

Franz Anton Mesmer e James Esdaile, due grandi praticanti di magnetismo animale, furono proprio grandi vittime di questa triste situazione e, addirittura, anche Milton H. Erickson, rischiò di esserne vittima.

Franz Anton Mesmer

Franz Anton Mesmer (1734-1815), un medico austriaco esperto nel curare problemi fisici, sviluppò la teoria del magnetismo animale o mesmerismo.

Mesmer era convinto che vi era una forza magnetica in tutti gli esseri viventi: esseri umani, animali o vegetali.

Egli credeva che questa forza potesse essere influenzata grazie all’utilizzo di magneti e successivamente, grazie a ulteriori sviluppi della sua teoria, con le sue mani.

Grazie alla possibilità di influenzare questa forza, Mesmer credeva che poteva guarire le persone e questo era proprio quello che faceva.

Purtroppo Mesmer non riuscì a comprendere che non erano né i magneti né le sue mani a guarire i malati, bensì gli strumenti d’ipnosi che inconsapevolmente utilizzava, tra cui i convincer e le suggestioni ipnotiche.

Una commissione eletta per screditare il guaritore, fu autorizzata da Re Luigi XVI.

Questa commissione era composta anche da nomi illustri fra cui quello di Benjamin Franklin.

Lo studio della commissione concluse che gli effetti del magnetismo dipendevano unicamente dalle convinzioni delle persone.

A causa di questo Mesmer venne ritenuto una frode e il mesmerismo fu accantonato anche se, fino a quel momento, aveva permesso a molte persone di guarire.

James Esdaile

James Esdaile, un devoto seguace dei metodi di Mesmer, portò nel 1850 il magnetismo in India e, in particolare, lo utilizzava per eseguire operazioni chirurgiche su soldati feriti in battaglia.

Prima degli interventi di Esdaile, il grado di successo di queste operazioni era pari a circa il 20%.

I soldati, siccome non esistevano le medicine del giorno d’oggi e nemmeno l’anestesia, morivano durante le operazioni per tre ragioni principali: infezione, dolore durante l’operazione oppure per paura o attacco di panico durante l’operazione condotta senza anestetico.

Grazie ad una lunga e difficile procedura, Esdaile guidava i soldati in un profondo stato ipnotico, stato che oggi è conosciuto come lo stato di Esdaile.

Grazie al raggiungimento di questo stato, il grado di successo delle operazioni senza anestetico migliorò fino a raggiungere il 90%.

Esdaile decise quindi di portare i suoi metodi anche in Europa, ma la diffidenza della comunità scientifica, e la difficoltà di riprodurre lo stato ipnotico di Esdaile, causarono che i suoi metodi non furono ritenuti validi e venne considerato un ciarlatano.

Nuovamente, la scienza non era stata in grado di dimostrare una scoperta molto importante, uno stato ipnotico molto profondo caratterizzato da anestesia completa.

L’incapacità della scienza di quel tempo, è stata una della cause dell’avere creduto che sia Mesmer, sia Esdaile erano degli imbroglioni.

Ma quello che la scienza non è riuscita a dimostrare nel passato, non deve influenzare il presente.

Infatti, proprio la scienza ha fatto grandi passi avanti e questo anche nel campo dell’ipnosi.

Milton H. Erickson e il primo passo avanti

Milton H. Erickson è stato uno dei più grandi ipnoterapisti della storia.

Erickson iniziò a praticare l’ipnosi su sé stesso per eliminare il dolore causatogli dalla polio.

Trovando grande sollievo con queste metodologie, iniziò a praticare l’ipnosi sui suoi pazienti di psichiatria.

A quel tempo infatti, Milton H. Erickson era un medico / psichiatra.

Purtroppo l’ordinamento dei medici, era convinto che Erickson non stava assolvendo ai suoi doveri e stava violando il giuramento d’Ippocrate.

A causa di questo, venne costituita un’inchiesta contro di lui.

Questa inchiesta aveva l’intenzione di radiarlo dall’albo dei medici / psichiatri.

Al termine di questa inchiesta, venne forse svolto il primo passo per non più considerare l’ipnosi come una frode o ciarlataneria, Milton H. Erickson infatti venne scagionato.

Nel 1958 l’American Medical Association approvò così l’ipnosi per uso medico.


Le ricerche scientifiche sull’ipnosi

Per secoli, forse a partire da Mesmer e passando per Esdaile, fino ad arrivare ai giorni nostri, gli accademici, i ricercatori e la scienza hanno studiato l’ipnosi e la trance.

Purtroppo per lungo tempo però, la scienza non è stata in grado di dimostrare come questo potente strumento di cambiamento impatta la mente e il corpo delle persone.

L’importanza che l’ipnosi sta via via sempre più acquisendo, ha però richiamato l’attenzione di ricercatori scientifici, neuroscienziati e delle istituzioni.

Ricerche scientifiche sull’ipnosi del dr. David Spiegel

Il dr. David Spiegel è un professore di psichiatria e scienze comportamentali all’università di Stanford.

In America è considerato uno dei massimi esperti nell’utilizzo dell’ipnosi clinica.

Una delle sue più importanti ricerche scientifiche nell’ambito dell’ipnosi, aveva lo scopo di dimostrare se vi fossero dei cambiamenti nell’attività celebrale durante lo stato di trance.

Per svolgere la sua ricerca selezionò 57 persone, le quali furono sottoposte a risonanza magnetica funzionale (fMRI) durante 4 situazioni diverse:

  • a riposo;
  • mentre ricordavano un evento del passato;
  • durante 2 esperienze ipnotiche.

La fMRI è un particolare tipo di risonanza magnetica che viene utilizzata per rilevare quali aree cerebrali si attivano durante l’esecuzione di un determinato compito, come per esempio leggere, parlare, muovere una mano o pensare.

La ricerca ha permesso di dimostrare 3 aspetti fondamentali: durante lo stato d’ipnosi una persona altamente ipnotizzabile denota:

  1. una riduzione dell’attività celebrarle nella corteccia cingolata anteriore, la parte del cervello che è stimolata quando una persona ha delle preoccupazioni. Durante lo stato d’ipnosi quindi, una persona è meno preoccupata e più rilassata, questo dimostra perché l’ipnosi è così un potente strumento nella riduzione dell’ansia e dello stress;
  2. una più forte connessione tra corpo e mente causata della accresciuta connettività tra la corteccia prefrontale dorsolaterale (DLPFC), la parte della mente responsabile di pianificare ed organizzare, e l’insula che è responsabile di regolare le funzioni del corpo. Questa differente connessione, potrebbe spiegare le capacità dell’ipnosi di controllare o addirittura eliminare il dolore;
  3. una diminuzione di connettività tra la DLPFC e alcune aree del cervello legate all’autoriflessione comportando una diminuzione dell’inibizione. Questa scoperta potrebbe spiegare le ragioni per le quali l’ipnosi funziona così bene nell’aumentare l’autostima delle persone.

Questo studio permette di trarre una conclusione davvero importante.

Questa conclusione, che è anche il pensiero di David Spiegel, è che l’ipnosi causa un cambiamento nella struttura del cervello, un ricollegamento neurologico che permette al soggetto ipnotizzato di beneficiare di questo potentissimo strumento.

Ricerche scientifiche sull’ipnosi del dr. Joe Dispenza

Il dr. Joe Dispenza è uno dei più famosi e influenti neuroscienziati al mondo, esperto, fra le altre cose, di neuroplasticità.

La neuroplasticità è la capacità del cervello di cambiare la propria struttura biologica nel corso del tempo.

Questi cambiamenti biologici riguardano sia cambiamenti a livello cellulare, per esempio dei singoli neuroni, sia cambiamenti a livello delle mappe corticali.

Le mappe corticali sono delle aree del cervello che sono responsabili di svolgere specifiche funzioni in relazione al trattamento delle informazioni catturate dai sensi (gusto, colori, forma e così via).

Immagino che tu abbia già giocato ad un video game, magari pac man, tetris, Mario Bros o qualsiasi altro gioco elettronico di nuova generazione.

È molto probabile che le prime volte che hai giocato, superare il primo livello sia stato davvero difficile, forse impossibile.

Dopo qualche partita però, sei diventato sempre più bravo.

Questo è proprio dovuto alla neuroplasticità.

Ma come si lega questa neuroplasticità all’ipnosi?

Quando pensi o svolgi una determinata azione, i neuroni del tuo cervello comunicano tra loro.

Più questi pensieri o azioni sono ripetuti, più questi neuroni comunicano, creando così nuove connessioni neurologiche.

Questa comunicazione continua tra i vari neuroni, permette di creare un automatismo.

Da questo ragionamento del dr. Joe Dispenza, si può quindi derivare un’idea molto interessante in relazione al funzionamento dell’ipnosi.

Durante una sessione d’ipnosi, l’ipnotista offre in maniera elegante una serie di suggestioni con l’obiettivo di cambiare i comportamenti indesiderati o le emozioni negative del cliente.

Dato che un semplice pensiero, scatena la comunicazione tra i neuroni, anche una suggestione ipnotica è in grado di fare lo stesso.

E siccome la ripetizione crea l’automatismo, la ripetizione delle varie suggestioni ipnotiche durante la sessione d’ipnosi, permette di creare nuovi automatismi che guidano il cliente a raggiungere il risultato desiderato.

Ricerche scientifiche sull’ipnosi sfatano i vecchi miti

Fortunatamente la ricerca scientifica sull’esistenza e il funzionamento dell’ipnosi si sta evolvendo su più fronti.

Oggigiorno la comunità scientifica si è evoluta e comprende meglio quello che succede durante lo stato di trance.

Sebbene la scienza non è ancora riuscita a dimostrare tutto quello che succede durante lo stato di trance, alcuni elementi sono ora stati chiariti e dimostrati:

  • durante lo stato d’ipnosi, il soggetto in trance denota un’attività celebrale diversa dal dormire, l’ipnosi non è quindi dormire;
  • durante lo stato d’ipnosi, il soggetto in trance non ha perso il controllo, anzi la sua attenzione è altamente focalizzata;
  • l’osservazione dell’attività celebrale durante lo stato d’ipnosi, sembra indicare che la trance offra una via diretta per accedere all’inconscio e ai processi inconsci;
  • le analisi effettuate con elettroencefalogramma durante lo stato d’ipnosi hanno dimostrato che l’attività elettrica cambia: le ricerche denotano che durante lo stato di trance, le onde associate con l’inconscio sono più presenti e quelle associate con i processi consci sono meno presenti;
  • durante lo stato di trance, l’attività celebrale dell’emisfero sinistro, la parte generalmente collegata con la logica, è diminuita e quella dell’emisfero destro, collegata con l’immaginazione e la creatività, è aumentata.

Conclusione

Da Mesmer ad oggi molte credenze sono cambiate e la scienza è stata finalmente in grado di fare i primi grandi passi per dimostrare che l’ipnosi è tutto fuorché magia, frode o ciarlataneria.

Altri passi devono ancora essere compiuti per capire la complessità della mente e del funzionamento del cervello allo stesso tempo quello che risulta essere chiaro è che l’ipnosi esiste e può essere utilizzata per diventare una forza della natura del cambiamento.

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Ciao

Simone

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Simone, è un ipnotista, coach e formatore PNL e d’ipnosi. Ha trasformato la sua passione per la TranceFormAzione rapida, l’ipnosi e la programmazione neuro linguistica (PNL) nel suo lavoro.

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